Mentre la crisi del Mar Rosso sta ritardando la ripresa del commercio internazionale, sul fronte delle politiche economiche si attende un allentamento della stretta monetaria, ma il ritorno in vigore delle regole di bilancio europee riduce il sostegno della politica fiscale, lasciando al PNRR il compito di supportare la domanda aggregata, in particolare quella per investimenti.
L’analisi dell’Ufficio Studi è proposta nell’articolo I NUMERI/ Dalla Bce al Mar Rosso, i fronti di crisi che lasciano all’Italia (solo) il Pnrr a firma di Enrico Quintavalle, pubblicato su IlSussidiario.net.
Il volume degli scambi commerciali in transito per Canale di Suez da fine novembre 2023, mese d’inizio degli attacchi degli Houthi a navi occidentali nel Mar Rosso, si è progressivamente ridotto e a febbraio 2024 risulta dimezzato (-56,1%). In parallelo, sempre tra novembre 2023 e febbraio 2024, il volume degli scambi commerciali in transito per il Capo di Buona Speranza è aumentato del 75,1%.
L’allungamento delle rotte commerciali determina un forte incremento dei costi del trasporto navale che si trasmette ai prezzi dei beni importati. Queste turbolenze possono generare un impatto fino a dieci punti sui prezzi dei beni importati e di 0,3 punti percentuali sull’inflazione nel periodo 2024-25. Le modifiche delle rotte e la disintermediazione dei porti italiani espongono a rischi 13 mila imprese del sistema del trasporto e logistica che operano nei principali porti per movimentazione di merci via Mar Rosso.
Si intensifica il calo del commercio estero con i paesi extra Ue: a gennaio 2024, le stime preliminari dell’Istat indicano una accentuata riduzione congiunturale dell’8,7% delle importazioni e del 4,5% delle esportazioni. A gennaio 2024 l’export extra Ue scende dell’1,2% rispetto un anno prima, con una maggiore accentuazione per alcuni mercati prevalentemente raggiunti via nave attraverso il Mar Rosso quali Cina (-46,2%) e Oceania (-38,0%), mentre tiene il made in Italy verso l’India (+0,3%) e sale quello verso il Giappone (+19,9%).
Sul calo dell’export pesa la bassa domanda dei giganti manifatturieri addormentati di Europa e Asia: nel 2023 le vendite del made in Italy in Germania scendono del 3,6% e in Cina – al netto del farmaceutico, che presenta un valore outiler di +192,1% – scendono dello 0,9%.
La produzione manifatturiera nel 2023 cede del 2,2% su base annua, un calo più marcato dell’1,6% della media Ue. Dopo il recupero delle attese degli ordini delle imprese manifatturiere nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024, il saldo scende bruscamente a febbraio.
Lo scorso 7 marzo la BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse, mentre l’inflazione nell’Eurozona a febbraio scende al 2,6%. Nelle ultime proiezioni della BCE l’inflazione è stata rivista al ribasso e si colloca al 2,3% nella media del 2024. Le autorità monetarie europee decideranno sulla base dei dati “per determinare livello e durata adeguati della restrizione”. I tassi di interesse pagati dalle imprese segnano una flessione dai picchi di fine 2023 ma rimangono alti, pesando sulla domanda di prestiti. A gennaio 2024 il costo del credito bancario per le imprese è pari al 5,54%, 32 punti base in più rispetto al 5,22% dell’Eurozona e superiore di 393 punti base rispetto a giugno 2022, mese precedente all’avvio della stretta monetaria. A fronte del caro-tassi cede la domanda di credito: a gennaio 2024 i prestiti delle imprese scendono del 4,0% su base annua, accentuando il calo del 3,6% di dicembre 2023. La bolla dei costi energetici per imprese e famiglie si sgonfia lentamente. Nel 2023 il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica è ritornato sul livello medio del 2021, e i prezzi all’importazione di petrolio greggio sono del 10,1% sopra il livello di due anni prima. In parallelo i prezzi al consumo di elettricità e gas rimangono del 76,0% superiore ai livelli del 2021, un divario che scende al 42,4% in Eurozona.
Vi sono good news per investimenti e lavoro. quarto trimestre del 2023, l’aumento degli investimenti contribuisce con mezzo punto alla crescita del PIL dell’economia italiana. Nonostante la stretta monetaria in corso e il calo dei prestiti, come anticipato dal rapporto ‘Meccanica 2024’ presentato da Confartigianato nei giorni scorsi, nel 2023 gli investimenti in macchinari e impianti in Italia salgono del 6,4% su base annua a fronte del +3,9% della media Ue 27, facendo meglio di Francia (+4,2%) e Germania (+3,0%), mentre la Spagna è in territorio negativo (-1,8%).
Nonostante il debole ciclo economico, tiene la domanda di lavoro. A gennaio 2024 gli occupati scendono dello 0,1% rispetto il mese precedente mentre salgono dell’1,6% su base annua, pari a 362mila lavoratori in più. A far da traino è il +2,4% dei dipendenti a tempo indeterminato, in aumento di 373mila unità, mentre gli occupati dipendenti a tempo determinato scendono dell’1,1%. Sono in positivo anche gli occupati indipendenti, che crescono dello +0,4%, pari a 22mila lavoratori in più.
Nei due anni di guerra in Ucraina, nonostante il sovrapporsi di una crescente incertezza, di un violento shock energetico e della perdita del potere di acquisto delle famiglie, gli occupati salgono di 775mila unità – più di mille nuovi occupati al giorno – con un aumento di 868mila dipendenti permanenti.
Sul fronte delle politiche economiche, mentre si attende una riduzione dei tassi da parte della BCE, il ritorno in vigore delle regole di bilancio europee espone l’Italia, insieme con la Francia, ad una procedura di infrazione per deficit eccessivo. Nella revisione pubblicata nei giorni scorsi, l’Istat calcola per il 2023 un deficit del 7,2% del PIL, in discesa rispetto all’8,6% nel 2022, ma di quasi due punti superiore al 5,3% indicato nel Documento programmatico di bilancio inviato ad ottobre alla Commissione europea. In un contesto di deboli politiche economiche, diventa vitale il sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma preoccupa lo switch temporale della spesa del PNRR. Nel DEF di aprile 2021 si indicava che entro il 2023 dovevano essere spesi 85,9 miliardi di euro (il 44,9% del totale delle risorse del PNRR), dopo un anno, nel DEF 2022, la spesa prevista scende a 77,0 miliardi di euro (40,2% del totale), a settembre 2022, nella Nota di aggiornamento al DEF 2022, scende a 61,4 miliardi (32,1%). Nella terza relazione sul Piano pubblicata lo scorso maggio si indicavano 118 misure con difficoltà di realizzazione. Per 59 misure, che complessivamente valgono 68,3 miliardi di spesa, pari ad un terzo (35,7%) del Piano, vi è almeno una criticità normativa e nella gestione della Pubblica amministrazione. Nel consuntivo contenuto nella quarta relazione sul Piano approvata dal Governo a fine febbraio 2024, la spesa sostenuta a tutto il 2023 è di 45,7 miliardi di euro, il 23,8% dell’intero Piano, 40,1 miliardi in meno di quanto previsto tre anni fa. Nel relazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del PNRR pubblicata l’11 marzo si indica che “è proprio la capacità amministrativa a evidenziarsi come elemento critico del Piano e della sua esecuzione, nell’ottica ulteriore di preservare la qualità degli interventi.” I ritardi pesano sulla crescita: nell’ipotesi di una completa e tempestiva realizzazione degli investimenti del Piano, infatti, è attesa per quest’anno una maggiore crescita di 7 decimi di punto di PIL, decisiva per evitare una recessione.
L’artigianato è al centro del nuovo numero di Spirito Artigiano con l’analisi del messaggio potente e straordinario che Papa Francesco ha rivolto agli imprenditori di Confartigianato riuniti in Udienza lo scorso 10 febbraio.Leggere di più
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto oggi a Palazzo Chigi la prima riunione della Cabina di regia sul Piano Mattei. Le funzioni attribuite all’organismo sono: il coordinamento delle attività del Governo nei confronti delle Nazioni africane, la finalizzazione e l’aggiornamento costante del Piano, il monitoraggio della sua attuazione e l’approvazione della relazione annuale al Parlamento.Leggere di più
Il 13 marzo, il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ed il Segretario Generale Vincenzo Mamoli hanno incontrato l’ex Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, incaricato dal Consiglio Europeo di elaborare una relazione sul futuro del mercato unico.Leggere di più
“Il futuro appartiene a chi andrà a cercarlo” è il tema al centro dell’incontro organizzato il 13 marzo a Roma da Confartigianato con il middle management del Sistema Confederale e che ha visto la partecipazione di circa 200 persone provenienti dalle Associazioni di tutta Italia.Leggere di più
Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli interviene sulla direttiva case green approvata dal Parlamento europeo sottolineando: “L’Italia ha dimostrato, con il sistema degli eco bonus, una buona capacità di intervento per la messa in efficienza degli edifici.Leggere di più
Le imprese artigiane esprimono un giudizio complessivamente positivo sul decreto Pnrr che consente di snellire le procedure e accelerare l’attuazione del piano. È quanto hanno indicato Confartigianato, Cna e Casartigiani in audizione oggi davanti alla Commissione Bilancio della Camera, mettendo in risalto le misure per una governance più efficiente anche con l’attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi e inerzie da parte delle amministrazioni.Leggere di più
Raccontare in un video di 1 minuto le imprese delle donne. È l’occasione che il Movimento Donne Impresa di Confartigianato offre agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle Agenzie formative con il Concorso di idee ‘Educare alla parità di genere e favorire la cultura d’impresa’.Leggere di più
Confartigianato Imprese, Titolare del trattamento, la informa che previa acquisizione del suo consenso, il presente sito web potrà utilizzare cookies non strettamente necessari al fine di personalizzare la navigazione in linea con le preferenze dell’utente e di effettuare l’analisi sui comportamenti dei visitatori del sito web. Premere il tasto “Rifiuta” del presente banner comporterà il permanere delle impostazioni di default e dunque la continuazione della navigazione utilizzando soltanto cookies tecnici. È possibile acconsentire all’utilizzo di tutti i cookies cliccando su “Accetta” oppure abilitarne soltanto alcuni esprimendo le proprie preferenze nella sezione “Cookie setting” Per maggiori informazioni sui cookie è possibile consultare la Cookie Policy ; per informazioni sul trattamento dei dati personali è possibile consultare la privacy policy
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
JSESSIONID | sessione | New Relic utilizza questo cookie per memorizzare un ID in modo che New Relic possa monitorare le sessioni per un'applicazione. |
viewed_cookie_policy | 1 anno | Il cookie è impostato dal plug-in GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
NID | 6 mesi | Google imposta il cookie per scopi pubblicitari; per limitare il numero di volte in cui l'utente visualizza un annuncio, per disattivare gli annunci indesiderati e per misurare l'efficacia degli annunci. |
VISITOR_INFO1_LIVE | 5 mesi 27 giorni | Un cookie impostato da YouTube per misurare la larghezza di banda per determinare se l'utente accede alla nuova o vecchia interfaccia. |
YSC | sessione | Il cookie YSC è impostato da Youtube e viene utilizzato per tracciare le visualizzazioni dei video incorporati nelle pagine di Youtube. |
yt-remote-connected-devices | mai | YouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze video dell'utente utilizzando i video di YouTube incorporati. |
yt-remote-device-id | mai | YouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze video dell'utente utilizzando il video di YouTube incorporato. |
yt.innertube::nextId | mai | YouTube imposta questo cookie per registrare un ID univoco per memorizzare i dati su quali video di YouTube l'utente ha visto. |
yt.innertube::requests | mai | YouTube imposta questo cookie per registrare l'ID univoco per memorizzare i dati su quali video di YouTube l'utente ha visto. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
_pk_id.* | 1 anno 27 giorni | Matomo ha impostato questo cookie per memorizzare l'ID dell'utente univoco. |
_pk_ses.* | 30 minuti | Matomo imposta questo cookie per memorizzare un ID di sessione univoco per raccogliere informazioni su come gli utenti utilizzano il sito web. |
CONSENT | 2 anni | YouTube imposta questo cookie tramite i video di YouTube incorporati e registra dati statistici anonimi. |
vuid | 1 anno 1 mese 4 giorni | Vimeo installa questo cookie per raccogliere informazioni di tracciamento impostando un ID univoco per incorporare i video sul sito web. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
__cf_bm | 30 minuti | Cloudflare imposta questo cookie per supportare Cloudflare Bot Management. |
ccc | 1 mese | Descrizione non disponibile |
uncodeAI.css | sessione | Il cookie Uncode contiene informazioni sulla risoluzione dello schermo e sul viewport in fase di esecuzione. Le informazioni vengono utilizzate per determinare le immagini adattive appropriate a ogni aggiornamento della pagina, assicurando che tutte le immagini siano reattive. |
uncodeAI.images | sessione | Il cookie Uncode contiene informazioni sulla risoluzione dello schermo e sul viewport in fase di esecuzione. Le informazioni vengono utilizzate per determinare le immagini adattive appropriate a ogni aggiornamento della pagina, assicurando che tutte le immagini siano reattive. |
uncodeAI.screen | sessione | I cookie Uncode contengono informazioni sulla risoluzione dello schermo e sul viewport in fase di esecuzione. Le informazioni vengono utilizzate per determinare le immagini adattive appropriate a ogni aggiornamento della pagina, assicurando che tutte le immagini siano reattive. |